GRATUITO PATROCINIO: LA SUOCERA “DI FATTO” FA REDDITO
La Cassazione nella sentenza 44121/2012, ha disposto la revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio nei confronti del richiedente che abitava insieme alla compagna e alla madre di lei, considerando legittima la decisione del Tribunale di Fasano, giugno 2005, che aveva ritenuto di dovere cumulare nel reddito – ai fini della revoca del gratuito patrocinio – anche quello della suocera acquisita, determinando il superamento del limite di reddito.
Non sono state prese in considerazione le difese del ricorrente volte a dimostrare che la suocera acquisita non poteva essere ritenuta un ‘familiare’ come la norma stabilisce. La Cassazione infatti ha respinto la tesi difensiva e ha sottolineato che “appare orientata costituzionalmente l’interpretazione che va data al termine ‘familiare’, riferibile non solo a coloro che sono legati all’istante da vincoli di consanguineità, o comunque, giuridici, ma anche a coloro che convivono con lui e contribuiscono al ‘menage’ familiare“.
Un concetto, ricorda la Cassazione, che vale ancora di più nel momento in cui ci si confronta “con le mutate concezioni che via via si sono affermate nella società moderna“.
Come dire, in certi casi la suocera è di troppo….