IL COEREDE CHE GODE IN MODO ESCLUSIVO DEL BENE EREDITARIO E’ OBBLIGATO ALLA RESTITUZIONE DEI FRUTTI CIVILI IN FAVORE DEGLI ALTRI
E’ frequente che successivamente alla morte di un congiunto, un erede si impossessi in maniera esclusiva di uno o più beni ereditari (un immobile, un terreno, ecc…) e che tale condizione perduri durante tutta la comunione ereditaria e fino alla divisione dell’asse ereditario protraendosi anche per anni, specialmente qualora sorgano contestazioni tra i vari coeredi circa i diritti sulla massa che magari sfociano in contese di tipo giudiziario.
In tali situazioni, la giurisprudenza è spesso intervenuta chiarendo che il coerede che ha avuto il possesso esclusivo di uno o più beni ereditari è tenuto al rendiconto della gestione nei confronti degli altri eredi e che accanto al suo diritto di recuperare le spese sostenute per il miglioramento del bene, tale da averne determinato un aumento di valore, è tenuto qualora gli altri coeredi ne facciano richiesta espressamente in sede di divisione giudiziale, alla restituzione dei frutti civili.
La Cassazione infatti, confermando precedenti pronunce in materia, ha stabilito nella sentenza n.27.08.2012 n. 14652, che : “in tema di divisione immobiliare il condividente di un immobile che durante il periodo di comunione abbia goduto del bene in via esclusiva senza un titolo giustificativo, deve corrispondere agli altri i frutti civili, quale ristoro della privazione della utilizzazione ”pro quota” del bene comune e dei relativi profitti, con riferimento ai prezzi di mercato correnti dal tempo della stima per la divisione a quello della pronuncia …” .
Ho questo problema. Immobile avuto in eredità sul quale i coeredi hanno fatto una ristrutturazione creando due unità abitative. Una unità è stata occupata dal figlio, e compagne, di un coerede (da 3 anni), con diniego dell’altro, precisando che prima dell’occupazione doveva essere stipulato l’atto di divisione. Il comproprietario occupante non ha mai accettato di fare l’atto. L’erede non utilizzatore non ha potuto dare l’alloggio in locazione perchè indiviso. Nel 2007 era stata stipulata una scrittura privata di divisione,in cui “si impegnavano i coeredi a dividere”. Posso chiedere i frutti non maturati a seguito della sentenza della cassazione n.14652 27.08.2012? Grazie per un consiglio.
Gent. ma Sig.ra Marianna,
per un parere legale, Ci può contattare esponendo dettagliatamente il quesito all’indirizzo : posta@consigliolegale.it
oppure contattarci telefonicamente al 0863413961. Seguirà ns preventivo per la consulenza e Lei potrà decidere se aderire.
Saluti.
Avv. Anna Fasciani
Siamo quattro fratelli che in data 28/12/2015 deceduta nostra madre unica residente di un immobile abbiamo ereditato in misura del 25% cadauno questo immobile. Uno dei nostri fratelli ha in mano le chiavi di questo immobile e si rifiuta di darne copia agli altri eredi provandoci chiaramente di entrare.Puo’farlo? E se non può farlo possiamo chiedere un risarcimento? Grazie per la risposta
Buongiorno,
Il mio caso è il seguente:
Appartamento di proprietà dei seguenti soggetti (senza nessun contratto di locazione):
Soggetto A proprietario per 4/6 (madre)
Soggetto B proprietario per 1/6 (figlio)
Soggetto C proprietario per 1/6 (figlio)
A e B hanno la residenza nell’appartamento e lo occupano dal 1999. C è residente all’estero
A seguito del decesso di A e B avvenuta nello stesso mese per successione si ha la seguente situazione:
C proprietario per 1/2
D (unico figlio di B) proprietario 1/2
Il quesito è il seguente:
C chiede a D una quota del canone di locazione (o se si vuole indennità di occupazione) pari ad 1/6 calcolata a partire dal 1999 su un affitto mensile stimato di 600 euro dovuto per l’occupazione dell’appartamento da B totale 100*12*18anni=21600euro
Mi chiedo se è legittima la richiesta e se c’è un termine di prescrizione
L’eventuale quota
Grazie
un saluto
Michael
l’eventuale quota di 21600 non dovrebbe essere anche divisa a metà con A (e quindi per successione ridivisa con B e C)?
Salve, siamo tre fratelli che a fine gennaio del 2005 abbiamo ereditato per successione un garage del valore catastale (su dichiarazione di successione) di euro 26500. Mi hanno chiesto se posso essere interessata all’acquisto della loro quota, in quanto unica utilizzatrice dal 2005, ma chiedono di più del valore del loro terzo catastale. E’ giusto? Inoltre ho sostenuto spese di manutenzione straordinaria, che sarebbero spettate a loro, per il rifacimento del cortile dove è ubicato il garage in oggetto nel condominio dove abito. Grazie per la risposta.
Buongiorno, ho una casa ereditaria in comunione con mio fratello, il quale da una settimana si è trasferito lì, senza il mio consenso. Cosa posso fare per mandarlo via? La casa è ancora arredata e vi sono pezzi di valore, oltre che miei beni. È mai possibile che debba subire?