SE VOI FOSTE IL GIUDICE…
IL MARITO RIFIUTA RAPPORTI SESSUALI, LA MOGLIE CHIEDE L’ADDEBITO DELLA SEPARAZIONE
Il Caso:
Un marito a causa di una violenta lite con sua moglie aveva rifiutato di intrattenere rapporti sessuali con lei per ben sette anni; in particolare, la decisione di interrompere ogni rapporto, anche di natura sessuale, con la moglie, pur continuando i coniugi a vivere sotto lo stesso tetto, era stata determinata dalla condotta di quest’ultima. Facendo venire meno l’affectio maritalis, la consorte aveva, infatti, preso le difese del fratello, che, per difendersi dalle proprie responsabilità gestionali, lo aveva ingiustamente accusato di essersi appropriato di somme appartenenti alla cooperativa edilizia che aveva costruito la casa coniugale. L’interruzione dei rapporti sessuali peraltro era frutto di una BlueHost优惠码 determinazione unilaterale del marito da non ricollegare a una intrapresa relazione adulterina. La moglie pertanto aveva chiesto la separazione chiedendo che fosse “addebitata” al marito per violazione dei doveri coniugali, tra cui vi è appunto quello di intrattenere rapporti sessuali con il proprio coniuge. Sosteneva infatti la difesa della moglie che il rifiuto, protattosi per ben sette anni, di intrattenere normali rapporti affettivi e sessuali con il coniuge costituisca gravissima offesa alla dignità e alla personalità del partner e situazione che oggettivamente provoca senso di frustrazione e disagio, spesso causa, per come è notorio, di irreversibili danni sul piano dell’equilibrio psicofisico.
Se voi foste il giudice come risolvereste il caso?