AL CELLULARE DURANTE L’ORARIO DI LAVORO: LEGITTIMO IL LICENZIAMENTO

La Cassazione ha definito legittimo il licenziamento del lavoratore che, durante le ore di lavoro, effettuava telefonate personali. Con la sentenza n. 5371 del 4 aprile 2012, la Corte ha trattato il caso di un sorvegliante addetto all’ingresso di un ospedale che, nelle ore di servizio, invece di sorvegliare l’entrata e l’uscita delle persone, stava al telefono effettuando telefonate personali. Sia per la Corte d’Appello che per la Cassazione il comportamento dell’uomo è incompatibile con l’attività di vigilanza di un ospedale pubblico e pertanto confermano  il licenziamento del portiere che a causa del suo comportamento ha legittimato la risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa (art. 2119 c.c.), per esser venuto meno al dovere di diligenza e, soprattutto, di fedeltà nei confronti dell’Azienda (artt. 2104 e 2105 c. c. ).

I giudici precisano infatti come “nella specie è stato conferito giusto risalto al tipo di attività svolta dall’addetto alla sorveglianza all’ingresso del presidio ospedaliero, che richiede particolare attenzione per evitare il rischio di intrusioni di soggetti non autorizzati, eventualmente pericolosi, in un ambiente quale quello ospedaliero, evidenziandosi anche il pregiudizio rispetto alla perdita di future commesse da parte della società che aveva in appalto il servizio”.