SI’ AL RISARCIMENTO PER IL CONIUGE TRADITO!
La Cassazione riconosce il diritto al risarcimento per il coniuge in caso di tradimento, oltre alla condanna della separazione con addebito al coniuge fedifrago:”il desiderio di libertà e felicità” cercato all’esterno “comporta la disgregazione della famiglia” passibile di danni. In questo modo, la prima sezione civile – sentenza 8862 annullando la sentenza del gradi di appello- ha accolto il ricorso di una moglie tradita di che chiedeva appunto i ‘danni da tradimento’. La Corte d’Appello infatti aveva addebitato la colpa del fallimento nuziale al marito, disponendo l’affidamento congiunto delle figlie minorenni con collocamento dalla madre, escludendo pero’ il risarcimento dei danni da tradimento. Il ragionamento seguito dai giudici di merito muoveva dal presupposto che la condotta dell’uomo “non sarebbe antigiuridica” e che la domanda di risarcimento del danno “contrasterebbe con il diritto del coniuge di perseguire le proprie scelte personali, soprattutto in conseguenza della legge che ha eliminato il carattere illecito dell’adulterio”. Un ragionamento che pero’ e’ stato cassato dalla Suprema Corte ritenendolo superato “dell’evoluzione giurisprudenziale di questi anni”.