I DIVORZIATI HANNO DIRITTO DI RIFARSI UNA VITA : lo dice la Cassazione.

I divorziati hanno «diritto» a riprovare a costruirsi una nuova famiglia, dopo il fallimento del primo matrimonio, e questo diritto non può essere «degradato» a «livello di scelta individuale non necessaria». Con la sentenza 4551 del 23 Marzo 2012 la Corte ha respinto il ricorso presentato da una ex moglie che si opponeva alla riduzione dell’assegno di mantenimento per la figlia, richiesta dall’ex marito a seguito del nuovo matrimonio e della nascita di altri due nuovi figli. In particolare la prima moglie sosteneva che ” la formazione di una nuova famiglia e la nascita di un altro figlio, oltre a non legittimare di per sé una diminuzione del contributo per il mantenimento dei figli nati in precedenza, sono state il frutto di scelte volontarie del marito subite passivamente ed inconsapevolmente dalla primogenita” e  che risposarsi «costituisce espressione di una scelta e non di una necessità e lascia inalterata la consistenza degli obblighi nei confronti della prole» che ha diritto a un «tenore di vita analogo a quello goduto in precedenza». Ebbene, la Suprema Corte ha respinto tali argomentazioni, affermando al contrario che «il diritto alla costituzione della famiglia è un diritto fondamentale anche nel contesto costituzionale e sovranazionale della `Convenzione europea per la salvaguardia dei diritto dell´ uomò e come tale è riconosciuto anche nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea senza che sia possibile – proseguono i supremi giudici – considerare il divorzio come limite invalicabile oltre il quale tale diritto è destinato a degradare al livello di mera scelta individuale».

Inoltre, è stato chiarito che  la costituzione di una nuova famiglia non rappresenta un automatico presupposto che impone la rideterminazione dell’assegno di mantenimento, che andrà valutata verificando in concreto se il nuovo nucleo familiare abbia determinato un depaupreramento delle condizioni economiche-patrimoniali dell’onerato tali da giustificare la riduzione dell’assegno a favore dei figli nati dal primo matrimonio.